Superfruit: La frutta secca e l’innovazione sostenibile

Superfruit: La frutta secca e l’innovazione sostenibile

Superfruit! La frutta secca è la nuova diva dell’anno 2024, secondo i dati relativi a consumi e nuove tendenze alimentari.

I nuovi trend, esposti nel rapporto Mintel e tratteggiati nell’articolo precedente, collimano con quanto emerso anche dagli insights della manifestazione Prodotto dell’Anno 2023. L’evento ha individuato in italianità, salutismo e tracciabilità i driver principali d’acquisto per le categorie food, caratteristiche che coincidono con i principi e il processo produttivo della filiera italiana della frutta secca. 

Noci, mandorle, nocciole, pistacchi e pinoli, coltivati e prodotti in Italia, rappresentano la frutta secca di largo consumo, insieme a noci brasiliane, noci Pecan ed anacardi, provenienti principalmente dalle Americhe.

La nocciola, in Italia, è la specie di frutta in guscio a cui sono dedicati più ettari di coltivazione (80.275), seguito dalla mandorla (52.646), al terzo posto la noce con una superficie di produzione di 4.933 ettari, mentre gli ettari utilizzati per la coltivazione di carrubo, pistacchio e altra frutta a guscio sono in tutto circa 11.000 (fonte: digitalfoodecosystem.it).
Nello specifico, l’Italia è al secondo posto della produzione globale della nocciola dopo la Turchia. Secondo i dati Istat 2023 la superficie italiana dedicata a nocciolo è pari a 95.195 ettari, suddivisi tra Piemonte (27.516), Lazio (25.144), Campania (22.335), Sicilia (13.993) – fonte: corriere.it

Le mandorle italiane, prodotte in particolare in Sicilia (32mila ettari) e Puglia (19mila ettari), si distinguono per l’eccellente qualità e per le ottime caratteristiche igienico sanitarie (fonte agronotizie.it), stimando una superficie mandorlicola complessiva di 54mila ettari.
Mentre per il pistacchio sono 3.862 gli ettari dedicati alla coltivazione di questo frutto, di cui l’Italia è il 19° produttore mondiale – fonte ISMEA Pistacchio.

Questi sono dati in costante oscillazione, destinati ad aumentare, secondo gli ultimi modelli di consumo, e che possono variare addirittura di mese in mese.

Le proprietà nutritive della frutta secca rappresentano, inoltre, il grande punto di forza di questo prodotto, la cui richiesta è per l’appunto in crescita. 

Essa rappresenta una grande opportunità per la filiera, che interpretando il comportamento del consumatore, mira a soddisfare tutte le caratteristiche legate a fattori ambientali, sociali e di governance al fine di raggiungere uno stabile “status sostenibile”.

Battezziamo quindi la frutta secca “superfruit”, un superfood che fa bene alle persone e all’economia italiana, la cui industria è proiettata in maniera sempre più incisiva ad uno sviluppo sostenibile e una produzione responsabile.